Non-Alc: Il trend del 2022 e 2023?

Negli ultimi anni il mercato dei drink non alcolici ha subìto una forte espansione sia in termini di consumatori interessati all’acquisto, sia in termini di scelta e differenziazione delle opzioni disponibili.

Gli acquirenti stanno diventando sempre più consapevoli nei confronti dei prodotti Alcohol-Free, spinti in parte dalla curiosità e in parte dalla ricerca di uno stile di vita più sano, senza però rinunciare al gusto.

Per andare incontro a queste nuove esigenze le aziende stanno proponendo sempre più prodotti che possano competere, o addirittura superare, i drink classici in termini di gusto.

Winelivery propone già da qualche anno alcune opzioni Alcohol-Free che anno dopo anno vengono sempre più acquistate. Il team di Winsight ha recentemente avuto l’occasione di approfondire in prima persona queste dinamiche, avendo effettuato per un nuovo brand del settore un’analisi dei consumi dei drink non alcolici acquistati sulla nostra piattaforma.

Chi sono

I consumatori che abbiamo etichettato come propensi ad acquistare prodotti Alcohol-Free sono circa tre volte gli attuali acquirenti effettivi, il che denota un elevato potenziale di mercato per questi prodotti. 

Interessante notare come l’età media degli acquirenti dei drink non alcolici sia più alta rispetto a quella generale della piattaforma, con la fascia Over 40 sovrarappresentata (38%), fatto probabilmente da ricondurre alla maggiore consapevolezza di uno stile di vita sano nelle categorie di età più elevata. La distribuzione geografica invece rispecchia quella media dei clienti di Winelivery.

Cosa e quando acquistano

Il prodotto più acquistato della categoria è la birra, che rappresenta nel 78,4% dei casi il primo contatto dei consumatori con il mondo Alcohol-Free, seguita dagli aperitivi con il 21,6%. La soddisfazione è molto elevata come è testimoniato dalle metriche di riacquisto: tutti coloro che hanno acquistato le birre analcoliche hanno ripetuto l’acquisto, mentre l’aperitivo viene riordinato nel 87,5% dei casi. Benché il tasso di rotazione delle birre sia tre volte superiore a quello degli aperitivi analcolici è interessante notare come questi ultimi vengano riacquistati più frequentemente rispetto agli aperitivi tradizionali.

Comunque, è bene sottolineare come ancora la maggior parte degli acquirenti di prodotti analcolici acquista la categoria in modo non esclusivo, mantenendo un’incidenza dei propri acquisti alcolici in piattaforma superiore al 75%. 

Gli acquisti della birra analcolica si concentrano nelle fasce serali e nei fine settimana, in linea con gli acquisti della birra tradizionale. Ciò non avviene con gli aperitivi Alcohol-Free che, contrariamente a quelli tradizionali, sono meno legati sia al fine settimana (-16 p.ti %) sia al dopo cena (-27 p.ti %).

Conclusioni

Crediamo che il mondo Alcohol-Free abbia, oggi più che mai, un alto potenziale: la soddisfazione tra i nostri clienti è molto elevata così come la propensione al riacquisto.

Di fondamentale importanza sarà allargare la base di utenti facendo conoscere questi nuovi prodotti attraverso attività di trial e, soprattutto, creare nuove occasioni di consumo approfittando del fatto che gli analcolici non soffrono delle limitazioni proprie delle loro controparti alcoliche.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.