L’estate è ormai conclusa ed è il momento di tirare le somme e scoprire cos’è successo nei 3 mesi più caldi dell’anno sul mercato del beverage @ home.
Vino
Gli esperti definiscono l’estate appena trascorsa la sesta estate più calda dal 1800 nella nostra penisola. Il caldo secco e torrido ha avuto ripercussioni anche nel mondo del consumo del vino. Rispetto all’estate 2020, il vino rosso ha perso il 3,7% di mercato a favore delle sottocategorie più fresche quali il Rosè (+ 1,2%), i bianchi (+1%) e le bollicine (+0,8%). Il calo dei Rossi è attribuibile principalmente ad una variazione registrata nei consumi da parte degli Uomini, che quest’estate ne hanno consumati il 4% in meno in favore delle altre categorie.
Il caldo e le vacanze domestiche sembrano aver influenzato anche la scelta della regione di provenienza del vino. I consumatori hanno infatti privilegiato vini bianchi del sud Italia rispetto ai bianchi Friulani che avevano dominato le scorse estati, questa volta sorpassati da vini provenienti dalla Sicilia.
Cocktails e Spirits
Il mondo dei cocktail cresce del 2% rispetto all’estate 2020 e, al suo interno, mostra interessanti variazioni. Da un mercato composto da 60% cocktail kit e 40% ready to drink ad un mercato dove le due sottocategorie si spartiscono a 50/50 la torta, anche grazie all’ingresso nella nuova categoria RTD di numerosi nuovi player più o meno conosciuti nel panorama beverage.
Ready to drink che si dimostrano maggiormente apprezzati rispetto al passato anche da un pubblico più giovane, con la fascia 18-24 che occupa ora più del 25% degli acquisti della sottocategoria contro il 15% dell’estate precedente.
Nel mondo spirits è il Gin la sottocategoria che presenta una curva di crescita maggiore, con un +3,4% rispetto all’estate 2020. Una crescita non solo portata da Gin Entry level ma anche da prodotti premium, come dimostra la crescita del 12% del pricing medio dei Gin acquistato.